Itinerario da Arona a Santa Caterina

  • Lago Maggiore

Navigando il Lago Maggiore: tra Piemonte e Lombardia a bordo di un battello

Da Arona ad Angera, fino all’eremo di Santa Caterina: alla scoperta di Santi, Visconti e ricchi mercanti d’altri tempi

Il Lago Maggiore, nella sua veste di confine naturale tra le due regioni di Piemonte e Lombardia, è un perfetto mix di storia, cultura e religioni che qui, nei secoli, si sono succeduti.

Fra Santi, vescovi, Visconti (con la V maiuscola) e mercanti esploratori, aneddoti e spunti d’interesse non mancano di sicuro, attirando visitatori e turisti che possono approfittare dei comodi battelli di Navigazione Laghi per scoprire e ammirare entrambe le sponde del lago.

Una statua, un castello e un santuario: le suggestive visioni tra Arona, Angera e Santa Caterina

Uno degli itinerari più suggestivi da compiere a bordo di un battello è quello che parte da Arona e sfila davanti ad Angera, rispettivamente sulle sponde piemontesi e lombarde nella parte meridionale del lago, e arriva, spingendosi più a nord, verso il centro del bacino, fino all’eremo di Santa Caterina del Sasso.

E allora, recatevi agli imbarchi di Navigazione Laghi sul lungolago di Arona e godetevi il viaggio.

Arona: la porta del Lago Maggiore

Non poteva che partire dal più grande porto del Lago Maggiore uno degli itinerari più affascinanti della zona.

Arona è una delle più conosciute e apprezzate località turistiche del lago, tanto da essere stata insignita nel 2018 della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, non solo per il suo patrimonio storico, culturale e naturalistico di valore, ma anche per l’accoglienza di qualità che sa offrire a turisti e visitatori.

Senza contare, poi, che il Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago, poco distante, è entrato a far parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCo nel 2011. Che volere di più?

Anche definita “la porta del Lago Maggiore”, Arona esiste fin dalla preistoria, quand’ancora era un villaggio di palafitte sul lago, ma conosce il suo massimo splendore come feudo della potente famiglia dei Borromei, il cui principale e più noto esponente fu quel Carlo Borromeo, divenuto prima Vescovo di Milano e in seguito, Santo.

E siccome non c’è porta senza guardiano, proprio lui, San Carlo, è stato posto a guardia della città, nella forma di un’imponente statua alta ben 35 metri, che svetta sul colle alle spalle del borgo. Il Sancarlone, così è stato definito questo colosso in rame e bronzo, ispiratore nientemeno che della Statua della Libertà, è il più iconico monumento in città ed è ben visibile anche dal lago.

E allora, una volta raggiunti gli imbarchi di Navigazione Laghi e saliti a bordo del battello, non potrete fare a meno di strizzare l’occhio al Sancarlone, salutare Arona e lasciarvi alle spalle la sponda piemontese del lago. Da questo momento inizierà il vostro viaggio, via acqua, verso la riva lombarda, dove vi attende un altro incantevole borgo chiamato Angera.

Angera: fra pratoni e Rocca Borromea

Avvicinarsi al suolo lombardo significa attraversare il lago nel suo punto più stretto e raggiungere le coste di Angera. Ma soprattutto, significa alzare lo sguardo, già dal lago, sull’imponente rocca che sovrasta la città.

Il castello Borromeo, eretto dalla famiglia nel XI secolo e passato ai Visconti nel ‘300, si erge su di uno sperone roccioso a strapiombo sul lago. A caratterizzare il complesso, sono la Torre Castellana, l’Ala Scaligera, l’Ala Viscontea, la Torre di Giovanni Visconti e l’Ala dei Borromeo.

All’interno di queste aree sono conservate splendide stanze, come la Sala di Giustizia, splendidamente affrescata, o la Sala della Mitologia, con la sua collezione di maioliche di manifattura internazionale o, ancora, il pittoresco Museo della Bambola e del Giocattolo, fondato nel 1988 dalla principessa Bona Borromeo d’Arese, che conta una vastissima collezione di giochi per l’infanzia e, soprattutto, oltre mille bambole provenienti da ogni epoca e parte del mondo. All’esterno, invece, il castello cela un’ultima sorpresa, con il suggestivo Giardino Medievale, ricco di fiori e piante officinali.

Ma sarà solo dal torrione più alto, quello con la vista migliore sul lago Maggiore, che un visitatore curioso vi vedrà proseguire il vostro viaggio, puntando decisi verso nord alla volta dell’ultima tappa del tour di Navigazione Laghi.

E allora, lasciatevi alle spalle gli ampi pratoni che caratterizzano le spiagge di Angera. Salutate anche l’Allea, il lungo viale di ippocastani e tigli dove passeggiano molti turisti. Accantonate il Santuario della Madonna della Riva e il suo quadro “miracoloso” grondante sangue. Date un’ultima occhiata alla bellissima Riserva Naturale della Bruschera, paradiso per gli amanti del birdwatching.

Insomma, spostate lo sguardo lontano da tutto ciò che offre Angera e guardate avanti, verso la prossima meta del battello: l’Eremo di Santa Caterina del Sasso.

Eremo di Santa Caterina del Sasso: tra spiritualità e paesaggi incredibili

Sempre a bordo del battello, giungerete ad ammirare uno degli scenari più suggestivi del Lago Maggiore: l’Eremo di Santa Caterina del Sasso. Lo troverete, in tutta la sua grandiosità, abbarbicato su uno strapiombo di roccia a picco sul lago.

A caratterizzare l’Eremo sono i suoi tre elementi architettonici più interessanti: la chiesa, la torre campanaria e il sacello.

La chiesa, un santuario risalente al 1195, è costituita da tre cappelle erette in epoche diverse e, in principio, distinte, ed è ricoperta al suo interno di affreschi e cicli pittorici sulla vita della Santa. La torre campanaria, risalente al Trecento, svetta nel panorama del Lago Maggiore in tutti suoi 15 metri, terminanti con la cuspide e con la croce. Il sacello, invece, rappresenta il centro, nonché il primo nucleo del Santuario e al suo interno, sin dal 1535, vengono conservate le reliquie del Beato Alberto Besozzo, un ricco mercante che fondò il Santuario nella seconda metà del XII secolo.

Il vostro tour in battello si chiuderà, dunque, nel modo migliore, con quest’esperienza in grado di coniugare arte e storia, sempre incorniciate dalla suggestiva cornice naturale del Lago Maggiore. Il vostro viaggio di ritorno si concluderà quindi là dove era partito, agli attracchi di Navigazione Laghi di Arona.

Ma non preoccupatevi, perché “la porta del Lago Maggiore” rimarrà sempre aperta per farvi rivivere, quando vorrete tornare, le emozioni del lago e di un indimenticabile tour in battello.

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